sábado, 14 de diciembre de 2013

Vicenza, la leggenda di Vila Valmarana

Una principessa triste reclusa in una ricca dimora, un amore infelice,personaggi pietrificati come castigo per le loro colpe: è la storia segreta di una splendida residenza monumentale, tutta da visitare e da scoprire: è la Villa Valmarana, conosciuta anche come Villa dei Nani, e situata in Veneto, tra i colli Berici, poco distante dal centro di Vicenza.  



Scopriamo che cosa è successo in questa aristocratica dimora del ‘600 facendoci accompagnare da www.myownitaly.com, sito di viaggi e turismo che propone la scoperta del nostro territorio anche lontano dalle mete più note e conosciute.

Una poetica leggenda, dunque, narra che nel castello che oggi è noto come Villa Valmarana, viveva in reclusione una principessa di nome Jana. La poverina era nana e, per nascondere al mondo la sua deformità, fu confinata nel castello, insieme ai servi addetti al suo servizio: anch'essi erano tutti nani affinché ella non prendesse coscienza della sua menomazione. Un giorno un bellissimo principe penetrò nel misterioso giardino con il suo possente cavallo: la solitaria principessa lo vide, se ne innamorò e, consapevole di non poter essere riamata, per il dispiacere si gettò dalla torre. I servi negligenti, per punizione, furono pietrificati e collocati sul muro di cinta della villa per vegliare nei secoli il sonno della figlia del proprietario della nobile residenza.


La villa, diventata nel 1720 proprietà della nobile famiglia vicentina dei Valmarana, che tutt’ora vi risiedono, è aperta al pubblico, così come anche la attigua e forse più conosciuta Villa Capra, detta “La Rotonda” , autentico capolavoro del Palladio, e anch’essa sempre di proprietà dei Valmarana. In effetti il viale di accesso alla villa si dirama infatti dalla strada per la Rotonda, distante poche centinaia di metri.
Classico esempio di dimora di campagna, Villa Valmarana fu inizialmente costruita per conto del giureconsulto Gian Maria Bertolo nel 1669. Nel XVIII secolo, l’ultimo della Repubblica di Venezia, la vita dei nobili era tutta assorbita da divertimenti e ostentazione: le ville lungo la Riviera del Brenta ospitavano spesso feste sfarzose che duravano spesso anche più di un giorno. con la necessità di alloggiare gli invitati. La famiglia Valmarana non aveva spazio nel palazzo di famiglia, o corpo padronale, sufficiente solo per i famigliari: le barchesse – ovvero i granai sotto le cui arcate in cui venivano riposte le barche – furono così trasformate in foresterie per assolvere a questa esigenza: proprio da “foresti” (indicando con questo termine parenti e amici) si trae il termine “foresteria”. 



La Villa è attualmente costituita dalla Palazzina, dalla Foresteria e dalla Scuderia. La palazzina principale e la foresteria furono affrescate da Giambattista Tiepolo e dal di lui figlio Giandomenico Tiepolo nel 1757. In particolare, la palazzina principale ripercorre temi mitologici e classici, con scene che ripropongono brani dei poemi omerici dell’Iliade e dell’Eneide, ma anche dalla mitologia, dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso e dall’Orlando furioso dell'Ariosto.

La foresteria in origine aveva sette archi sorretti da pilastri, che si aprivano su un ampio portico al quale si affacciavano le stanze per gli ospiti. Tali aperture sono state successivamente chiuse, probabilmente per usufruire di questa parte della villa anche nelle stagioni fredde: con l’apertura di grandi finestre rettangolari l’ampio portico è diventato un grande salone interno. La foresteria, rispetto alla Palazzina, ricalca uno stile più moderno, che richiama l'Illuminismo, con scene di vita quotidiana: dalla rappresentazione della campagna veneta a quella della lontana Cina. In questa parte della villa compare più frequentemente la mano di Giandomenico Tiepolo. Nella sala delle cineserie spiccano il Mercante di Stoffe e la Passeggiata del Mandarino, tipiche del gusto dell'epoca. Completa la visita una passeggiata nello splendido giardino all’italiana, dove sul muro di cinta fanno ancora la guardia i servi nani pietrificati e che danno nome alla dimora 

Valencia: ''calda'', tradizionale e gastronomica


Sognate un Natale in un luogo che vi assicuri atmosfere calde, stradine con mille addobbi natalizi, profumi di spezie, tradizioni antiche e perché no, un calendario di appuntamenti fittissimo e vario? Bene, questo posto ha un nome: Valencia. Preparatevi a tanta musica, ad una cucina stellata a ad eventi per tutti i gusti. Nella città spagnola il Natale e l'inizio del 2014 si vivono in grande stile!




ALTA CUCINA, MERCATINI E  CONCERTI – Inutile a dirsi ma, a Valencia, per respirare veramente l'atmosfera natalizia bisogna passeggiare per le sue strade e qui, tra un monumento e l’altro, godere di tuttel le iniziative natalizie a partire dai mercatini che, fino al 6 gennaio, espongono giocattoli, oggetti d'arredo, decorazioni natalizie e prodotti artigianali. Tra i più celebri: il mercatino del Mercado Central, con oltre 60 bancarelle, il tradizionale Mercado de Reyes (1-3 gennaio), la Fiera dell'Artigianato di ARTEVAL e le bancarelle all'interno di Mercado Colon

Siete degli inguaribili appassionati di tradizioni antiche? Bene, per voi Valencia ha in serbo un altro appuntamento irrinunciabile: tra il 5 e il 6 gennaio tutta la città si prepara all’arrivo dei Re Magi, che giungono dal lontano Oriente fino alla Marina Real Juan Carlos I di Valencia dopo una lunga traversata in barca. Dalle 18.00 Melchiorre, Gaspare e Baldassarre cavalcheranno dal Paseo de la Alameda fino a Plaza del Ayuntamiento passando per calle de la Justicia, calle de la Paz e San Vincente, donando sorrisi e caramelle ai migliaia di bambini che attendono il loro passaggio. 

Ma Valencia non è solo tradizione e appuntamenti natalizi, la bella città spagnola è anche lapatria della buona cucina, in particolar modo della famosa Paella. E allora non lasciatevi sfuggire una cena al ristorante "El Poblet", da poco nuova stella Michelin di Valencia, dove il famoso chef Quique Dacosta invita i palati più raffinati a degustare i suoi menù "Historicos" e "Grace Kelly". Mentre per tutti i cultori della musica classica non c’è evento migliore del Gran Concerto dell'Anno Nuovo presso il Palau de la Musica. Da ricordare anche l’appuntamento musicale del 12 gennaio presso l'auditorio valenciano che in quella data ospiterà la Strauss Festival Orchestra pronta a dare il benvenuto all’inizio del nuovo anno sulle note de Il Valzer dell'Imperatore, Il Bel Danubio Blu e la Marcia di Radetzky, una delle pièce teatrali più acclamate ed applaudite del panorama musicale. 



Infine per gli amanti dell’arte, tappa imperdibile è il Centro Cultural Bancaja con le sue mostre esclusive come la mostra "Picasso. Fauno, centauro, minotauro" (fino al 4 gennaio) e l’esposizione Estudios de Arte (fino al 27 aprile)

COSA VISITARE - Sicuramente tra le tante bellezze artistico culturali della città non si può certamente tralasciare una visita al quartiere millenario della città Il Quartiere del Carmen con i suoi palazzi, i suoi imponenti edifici medievali e le sue labirintiche stradine lastricante. Sviluppatosi tra due cinta di mura, quella musulmana e quella cristianale, presenta porte medievali, le Torri di Quart e le Torri di Serranos e testimonianze storiche eccezionali come Plaza de la Virgen e il complesso della Cattedrale.