domingo, 30 de marzo de 2014

Cile: il deserto di Atacama e dintorni

Nel Nord del Cile c’è un luogo di una bellezza straordinaria e misteriosa: il deserto di Atacama, il più arido del mondo. Che ne dite di trascorrere qualche giorno completamente immersi nella natura, una natura talmente maestosa da non permettere alla vostra mente di perdersi in nessun pensiero? Una natura talmente potente da riuscire a rigenerarvi? Bene, se siete d’accordo preparate le valige e lasciatevi conquistare dal Cile.



TRA DESERTI, CORSI D’ACQUA E SITI ARCHEOLOGICI - Il Nord del Cile è suddiviso geograficamente in due aree: il Norte Chico e il Norte Grande. Il Norte Chico che si estende dal Rio Acongagua fino a Chanaral, nelle regioni di Atacama, è un continuo susseguirsi di diversi tipi di vegetazione che vanno dalle fitte e rigogliose foreste della Valle Central fino ai deserti aridi di Atacama. Qui non dimenticatevi di: visitare il Parque National Fray Jorge e di alzare lo sguardo al cielo, vi stupirete per quanto è trasparente. Non è un caso infatti che queste terre abbiano il più alto numero di osservatori astronomici di tutto l'emisfero australe! Il Norte Grande, invece, rappresenta la zona più arida del Cile regalando ambienti desertici e pre-desertici di una bellezza assolutamente unica. In queste zone, poi, di assoluto rilievo sono i siti archeologici e le città che per lo più sorgono lungo la costa o in corrispondenza delle principali oasi, come è il caso di San Pedro de Atacama e di Putre. 



A San Pedro de Atacama lasciatevi incantare dal particolare paesaggio desertico, dalle attrazioni naturali e culturali, tra le quali spiccano la Valle della Luna con le sue uniche formazioni rocciose, la Salina di Atacama, l’antico villaggio di Tulor, la Pukara di Quilor, le rovine inca di Carpe e i geyser di Tatio. Ma di tutto il Nord del Cile il protagonista assoluto è certamente il deserto dell’Atacama. Ecco a voi una bella proposta di viaggio di Turismo Milodon alla scoperta del Deserto di Atacama, di San Pedro di Atacama, della Valle della Luna e del Geysers del Tatio. Il tour di 4 giorni prevede: primo giorno accoglienza presso l'Aeroporto El Loa di Calama e trasferimento a San Pedro di Atacama lungo la Cordigliera di Domeyko. Visita della Tomba dell’Inglese e della Cordigliera del Sale per godere del panorama stupendo sulla Valle di San Pedro e sul Solar di Atacama. Nel pomeriggio: visita alla Valle della Luna, alla Cordigliera del Sale con sosta panoramica sulla Valle della Morte, al Monumento di Sale Las Tres Marias, al Belvedere sul centro della Valle della Luna e salita sulla grande duna per vedere il tramonto. Ritorno a San Pedro di Atacama. 



Secondo giorno: visita ai Laghi altopianici Miscanti e Menique. Visita al Salar di Atacama per vedere: il Tambillo, settore 7 della Riserva Nazionale Los Flamencos, riforestata del tipico tamarugos. Di seguito sosta per conoscere da vicino l’artigianato tipico della zona (pietra pomice, legno di tamarugo, cactus e telai). Proseguimento per Toconao, interamente costruito di pietra (Liparita), visita della Chiesa di San Lucas, della Torre Campanaria, dell’artigianato locale e della Valle del Salar di Atacama. Visita della Laguna Chaxas, settore 4 della Riserva Nazionale Los Flamencos per osservare tre delle sei specie di fenicotteri esistenti al mondo (fenicottero Andino, Chileno e James). Ritorno in serata a San Pedro di Atacama. 

Terzo giorno: mattinata dedicata alla visita del Museo R.P. Gustavo Le Paige per apprezzare l’impressionante collezione archeologica della coltura Atacamena. Visita della Chiesa di San Pedro, passeggiata nella Fiera Artigianale e salita al Pukara de Quitor (antica fortezza indigena del secolo XII, la piu importante costruita dagli Atacamenos). Visita all’antico villaggio di Tulor. Rientro a San Pedro di Atacama e pernottamento in hotel. Infine il quarto e ultimo giorno prevede all'alba, partenza per visitare i Geysers del Tatio, trekking per osservare le diverse attivita geotermali, colazione e tempo per un bagno in piscina. Visita di Caspana, paesino che conserva i suoi costumi millenari e che si conserva come l'esempio più tipico dell’altopiano settentrionale; visita al museo archeologico di Chiu-Chiu dove si trova la Chiesa più antica del Cile. Proseguimento per Lasana, della Valle, osservazione dei petroglifi e visita del Pukara. Trasferimento all’aeroporto El Loa di Calama per ritornare a Santiago. 

miércoles, 26 de marzo de 2014

Fiordi norvegesi

Non c’è nulla da fare nella vostra vita avete visto tantissimi paesaggi di una bellezza straordinaria ma nessuno vi emoziona e vi affascina come quello dei Fiordi. Bene, ecco a voi dieci località della Norvegia dei Fiordi, scelte dai norvegesi stessi, come i migliori luoghi per vivere indimenticabili esperienze. Tante tappe che non possono mancare in un viaggio dove natura, città e cultura si fondono in un'armonia indimenticabile.





10 MODI PER VIVERE I FIORDI - Situato nella regione di Ryfilke, il primo luogo da visitare èLysefiord situato a pochi passi da Haugesund e Stavanger, nella parte sud della Norvegia dei Fiordi. Le attività da fare in questa zona sono le più varie. Tra le tante non perdetevi: le crociere lungo il fiordo, i percorsi di trekking ed escursioni, le gite in bicicletta e in canoa e gli sport acquatici come il canottaggio e il kiting. Qui poi non dimenticatevi di visitare ilPreikestolen e il Kjerag. Il Preikestolen, una sporgenza di roccia a 600 metri s.l.m è l'attrazione più visitata della contea di Rogaland mentre il Kjerag è una cima maestosa di 1.100 metri verticali dove a a 984 metri d'altezza si trova il Kjeragbolten, un grande masso rotondo incuneato e sospeso tra due pareti di roccia sul quale potrete farvi immortalare in un'insolita, e di certo unica, fotografia! 


Un’altra spettacolare meta della Norvegia dei Fiordi è poi sicuramente Trolltunga, una lingua di roccia arroccata tra le montagne di Hardanger. Per raggiungerla bisogna percorrere un sentiero di una ventina di chilometri che si arrampica per circa 800 metri in altezza. L'escursione inizia a Skjeggedal ed è ricca di attrazioni tra cui: la vecchia diga di Ringendal e gli jettegryter, le buche nella pietra usate nei tempi antichi per cucinare. Vicino a Bergen si trova poi il fiordo indicato come base di partenza per scoprire questa fantastica zona l’Hardangerfjord circondato da due parchi nazionali, moltissime cascate, il ghiacciaio di Folgefonna e ben tre Strade Nazionali del Turismo. 



Altra meta imperdibile per tutti gli appassionati di questi scenari naturali è la città diBergen, considerata la Porta dei Fiordi Norvegesi. Situata tra l'Hardangerfjord e il Sognefjord, Bergen è circondata da sette montagne e da splendidi fiordi. Qui non dimenticatevi di: fare un giro nel Mercato del Pesce al molo anseatico di Bryggen, visitare il Museo della Vecchia Bergen e di prendere almeno una volta la funicolare Fløibanen e la funivia di Ulriken. Lasciata Bergen è arrivato il momento di raggiungere il fiordo diNærøyfjord, uno tra i più stretti d'Europa che con l'Aurlandsfjord crea i più selvaggi e spettacolari bracci del Sognefjord. La zona offre la possibilità di fare numerose crociere ed escursioni in kayak per ammirare le vette innevate, le cascate e le fattorie sparpagliate qua e là sui versanti delle montagne. 




Bene, sesto luogo da visitare è l’Inner Nordfjord con i suoi ghiacciai, le imponenti montagne, le eleganti cascate e quella stupenda costa lambita dall'Oceano. Qui è possibile ammirare anche l'Hornindalsvatnet, il lago più profondo d'Europa. Terzultima tappa di questo insolito viaggio è il Geirangerfjord, un fiordo talmente bello da essere stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità stilato dall'UNESCO grazie alle sue meraviglie naturali tra cui: le famose cascate Sette Sorelle (De syv søsterne), Pretendente (Friaren) e Velo da Sposa (Brudesløret) che scendono verticali lungo i fianchi delle montagne e si tuffano nelle acque del fiordo. Le loro acque creano un'atmosfera unica data dagli arcobaleni formati dalla luce del sole e dalla nebbia del vapore acqueo che le avvolge. 

Penultimo paradiso norvegese è il caratteristico villaggio nel cuore della pittoresca regione di Sunnmøre: Stranda, incastonato tra montagne, fiordi e cascate. Ultima tappa del viaggio è la città di Kristiansund, considerata la città dell'opera e dello stoccafisso. La bella cittadina si trova in una posizione incantevole, quasi in mare aperto e arroccata su quattro isole collegate da diversi ponti. Da qui parte anche la Strada dell'Atlantico, la Rv. 64, che la collega con il villaggio di pescatori di Bud. Questo percorso panoramico è stato definito dai norvegesi come la "costruzione del secolo" e dal giornale inglese The Guardian "il viaggio in auto più spettacolare del mondo". La strada, infatti, s'insinua tra scogli e isole fino a regalarvi una vista mozzafiato sull'Oceano Atlantico. 

martes, 25 de marzo de 2014

Pealare tra i borghi di Puglia

La Puglia è conosciuta per le tante tonalità di azzurro che colorano il suo splendido mare, ma a dominare nel suo entroterra è il Bianco. Il tour in bicicletta suggerito dawww.viagginbici.com, il Magazine del turismo sostenibile,  mira a scoprire questi scrigni spettacolari dal bianco che stordisce. Si parte da Ostuni, la città bianca per eccellenza, e si arriva a Polignano a mare, passando per Cisternino, Locorotondo, Alberobello  e le grotte di Castellana. 



OSTUNI, LA CITTÀ BIANCA - Arrivati in questa cittadina è facile perdersi ad ammirare scorci, viuzze, vicoli, terrazze, piazzette, archi, chiesette tutte amabilmente caratterizzate da un candore abbacinante. Pedalare su e giù dalle vie in questo paese abbarbicato su di un colle, fatto di case simili a grotte l’una sull’altra ma anche di palazzi gentilizi, e qua e là richiami barocchi, è un esperienza imperdibile. L’animata Piazza della Libertà è il suo centro pulsante. Nella stagione estiva dopo il calare del sole, brulica di turisti che l’ammirano la vivono e la invadono letteralmente. Sul più alto dei tre colli si erge la Concattedrale di Ostuni, costruita nel tardo 1400 con splendidi affreschi dedicati al patrono Sant’Oronzo e al martirio di San Biagio, è uno dei pochi edifici non ricoperto di calce bianca. L’uso della calce risale al medioevo, quando la materia prima si reperiva con più facilità, e assicurava alle viuzze e agli ambienti ristretti di impianto medievale una maggiore luminosità. Questa pratica, fece sì che Ostuni fosse denominata Città Bianca o Città Presepe, ed è una caratteristica che la rende riconoscibile e indimenticabile ai visitatori. Da non perdere il gelato alla Cremeria alla Scala, gelateria che si trova sulla destra salendo la scalinata.




CISTERNINO, UN GIOIELLO DA MANGIARE - Attraverso strade secondarie, percorse da poco traffico, che corrono parallele alla provinciale 17, percorriamo una quindicina di chilometri e arriviamo a Cisternino che si affaccia sulla Valle d’Itria e fa parte dell’associazione dei “Borghi più belli d’Italia”. La cittadina merita una visita e una delle principali attrazioni è il complesso di torri urbane di cui fa parte la torre di Porta Grande, di origine normanno-sveva, alta circa 17 metri, in cima alla quale si trova una piccola statua di San Nicola. Per godere del meraviglioso panorama sulla valle che si apre tra Martina Franca a Locorotondo, si può raggiungere il belvedere della Pineta. D’estate non perdete la sosta in macelleria! Qui si sono attrezzate con la cucina: si entra, si ordina la carne, ci si munisce di numero, si indica la cottura e a quel punto ci si accomoda nei tavoli disseminati tra le viuzze. Con un po’ di pazienza arriva una cena gustosa e dal sapore originale.




LOCOROTONDO, UN MARE DI MUSICA - Continuando il nostro percorso sulle strade poco trafficate, circondati da ulivi con le loro forme fantasiose, dopo 12 km arriviamo a Locorotondo, altro paese che fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”. Una tappa a Locorotondo è l’occasione per assistere tra luglio e agosto al Locus Festival, che propone una raffinata programmazione tra jazz, world music. Ma anche in altri periodi dell’anno vale una visita. Infatti la musica utilizza come sfondo per le esibizioni uno scenario naturale di grande bellezza, con il pittoresco borgo agricolo che trae il nome dalla curiosa planimetria circolare del suo abitato e appare in posizione dominante su una collina al centro della valle. A caratterizzarlo sono le abitazioni rettangolari con tetti spioventi dette "cummerse" realizzati in chiancarelle, di cui è ricco il sottosuolo. Le chiancarelle sono le lastre in pietra calcarea sottili di cui sono fatti i tetti dei più famosi trulli che incontreremo nella nostra prossima tappa. 

I TRULLI DI ALBEROBELLO - Dopo aver pedalato per 10 km si arriva ad Alberobello. Qui il paesaggio è fiabesco. Appare come un accampamento di coni a punta dalla base bianca, i famosi trulli, che hanno la stupefacente caratteristica di essere freschi d’estate e caldi d’inverno. Primo esempio ingegnoso di coibentazione naturale dovuto alla forma, prodromico di una architettura ecosostenibile. Le caratteristiche abitazioni costruite con pietra a secco, base imbiancata con calce viva e tetto conico di pietre a vista popola tutto il centro storico e questo è valso alla cittadina l’inserimento nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1996. Meritano una visita il Trullo Sovrano, il più alto del paese, a due piani e con un museo che illustra come vivevano un tempo i contadini dell’area, e la chiesa di Sant’Antonio, con la cupola a forma di trullo. La storia dei trulli è legata a un editto del Regno di Napoli che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano, i contadini per non pagare, iniziarono quindi utilizzare soltanto pietre ,e trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida, per non utilizzare la calce.





LE GROTTE DI CASTELLANA - Altri 14 km di bicicletta in mezzo alla campagna pugliese delle Murge, circondati da ulivi e campi coltivati ed eccoci a Castellana grotte, uno dei complessi di cavità sotterranee più famoso al mondo, che richiama migliaia di turisti ogni anno. Si scende una scalinata fino alla grandiosa voragine della Grotta Grave al cui centro si ergono colossali stalagmiti, dette Ciclopi, e si può scegliere se seguire l’itinerario breve di un chilometro fino alla Caverna del Precipizio o quello di 2 ore fino alla splendente Grotta Bianca, giudicata come una delle più belle grotte del mondo. La temperatura delle grotte è di 18 gradi tutto l’anno, quindi per chi come noi arriva da qualche chilometro in bicicletta è consigliabile portarsi una felpa o un giubbotto.




POLIGNANO: NEL BLU DIPINTO DI BLU - Ultimi 16 km di fatica attraverso strade secondarie, costeggiate da piante perfettamente allineate e che creano effetti ottici unici, e arriviamo a Polignano a Mare, una perla di rara bellezza con case incastonate in una scogliera a picco su di un mare dai colori intensi. E’ qui che è nato il “blu dipinto di blu”, perché questa cittadina ha dato i natali a Mister Volare, Domenico Modugno. 
Questo fascinoso borgo medievale è arroccato sulla costa alta e frastagliata, dove si trovano molte grotte, la piu famosa delle quali è grotta Palazzese, vi si può accedere via terra, grazie ad una stretta scala scavata nella roccia, e via mare attraverso due ampie aperture naturali. Il centro di Polignano è un susseguirsi di vicoli con le tipiche case bianche con i terrazzi, che escono a strapiombo sul mare, e in cui spesso sbucano i resti della dominazione romana. Non dimentichiamo che da qui passava e passa la via traiana, di cui ancora oggi si utilizza il ponte di Lama Monachile, profonda gola a nord di Polignano. La bellezza di questo paese, che non ha eguali, ristora anche lo spirito continuando ad abbagliarci anche per il bianco candido delle sue abitazioni. Vale la pena una sosta alla gelateria “Super Mago del Gelo Mario Campanella”.
La nostra escursione termina qui, dopo circa 50 km di bicicletta, molte tappe e molte sfaccettature della Puglia, che spesso sfuggono, per la voglia di starsene sdraiati al sole, ma che sono spesso più vicino e anche meno faticose di quanto si pensi , magari utilizzando una ebike….