domingo, 6 de diciembre de 2015

Perù: Titicaca, in barca sul tetto del mondo

Il cielo e l’acqua hanno un colore blu cobalto, il sole è così sfolgorante da sembrare più vicino, l’aria ha una limpidezza paradisiaca: il Titicaca con le sue islas flotantes (isole galleggianti) è il lago navigabile più alto del mondo e si trova a cavallo traPerù e Bolivia. Sulle sue rive vivono popolazioni legate ancora a tradizioni che risalgono agli antichi popoli Inca.
Titicaca è un luogo magico e un’esperienza forte. Qui sulle sponde del lago, a ridosso della Cordigliera delle Ande a 3800 sopra il livello del mare, sorge Puno che domina il paesaggio dalla parte più alta della meseta del Collao, uno dei luoghi più ospitali e folcloristici di tutto il Perù, per la ricchezza di espressioni artistiche e culturali. Ciò che colpisce maggiormente di questa zona sono i suoi panorami di bellezza straordinaria e la possibilità di entrare in contatto con le comunità andine, discendenti degli “Uros”, che hanno preservato antichi costumi e tradizioni e che vivono su queste isole, promuovendo un Turismo Rural Comunitario ricco di esperienze e piccole attività quotidiane a cui potrete prendere parte per immergervi nella cultura locale. 
Tessuti pregiati sull’isola di Taquile - Le attrazioni turistiche più popolari dell’isola diTaquile sono i suoi paesaggi, dominati da terrazzamenti su più livelli, dove vengono coltivate patate, fagioli, mais, quinoa. Qui il tempo sembra essersi fermato tra genti semplici ed ospitali, di origine quechua, che conservano orgogliosamente antiche tradizioni che si riflettono in modo particolare per l’abbigliamento, raffinato nei tessuti e nei disegni, simmetrici e simbolici, dai colori forti. Non a caso, nel 2005, “Taquile e la sua arte tessile” sono stati proclamati Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dall’Unesco
Il Tesoro di Wiñaymarca: Anapia e Yuspique - Sulle splendide isole di Anapia e Yuspique, nell’area del lago Wiñaymarca, adiacente al Titicaca, incastonate nella cornice della Cordigliera delle Ande, dal 1997 è operativo il Piano per lo Sviluppo del Turismo sostenibile, che ha permesso di valorizzare aspetti di carattere culturale, ecologico e di avventura e di incrementare notevolmente i flussi turistici. Le popolazioni delle isole hanno realizzato programmi di interscambio culturale con il turista/viaggiatore, che può partecipare ad attività quotidiane dedicate alla pesca, all’agricoltura, all’allevamento e alla preparazione di piatti tradizionali e ha la possibilità di soggiornare presso le comunità indigene nel loro habitat naturale.
Mosaico di emozioni sull’isola di Amantani - Popolata da circa 800 famiglie di linguaQuechua, l’isola di Amantani è dominata da due cime che offrono uno splendido panorama del lago Titicaca, accanto alle quali si trovano alcune rovine pre-ispaniche. Le famiglie di Amantani, distribuite su otto villaggi, vivono di pesca e allevamento di bovini, pecore e alpaca. Coltivano inoltre colture andine tradizionali: patate, mais, quinoa, fagioli. Dormire con loro, aiutarli a cucinare i pasti su fuochi accesi nelle cucine poste su un pavimento in terra battuta e lasciarsi travolgere dalle danze tradizionali, indossando i caratteristici abiti da festa per ballare tutta la notte, è un’esperienza indimenticabile.
Gli Uros, il popolo del lago - Le Isole Uros si trovano a pochi minuti dalla città di Puno, sulle acque del Lago Titicaca. Queste isole sono costruite con le totora, canne galleggianti che crescono in abbondanza nelle acque poco profonde del lago. Le isole prendono il nome dalla tribù Uros, che si autodefinisce “il popolo del lago”, le cui origini risalgono ad epoche precedenti a quella incaica. Oggi, diverse centinaia di persone continuano a vivere su queste isole e i visitatori potranno non solo dormire nelle abitazioni costruite con le canne, ma praticare i tradizionali metodi di pesca artigianale, andare a caccia di uccelli selvatici o, più tranquillamente osservare le donne che abilmente tessono i filati pregiati.

domingo, 22 de noviembre de 2015

La bellezza maestosa delle cascate più belle del mondo

Nell’elenco delle attrazioni naturali preferite dai viaggiatori sul podio troviamo certamente le cascate. È in questo contesto che la Natura può mostrare tutta la sua inarrestabile potenza o, di contro, un’incredibile grazia. Oggi Wimdu, la più grande piattaforma europea per la ricerca di appartamenti in affitto, ci presenta una lista con le dieci cascate, per un motivo o per l’altro, più spettacolari al mondo.
SALTO ANGEL - VENEZUELA - Partiamo immediatamente con un record! Questa infatti, con i suoi 979 metri, è la cascata ininterrotta più alta al mondo. Si trova in Venezuela, e deve il suo nome suggestivo al suo scopritore, il pilota statunitense Jimmy Angel. Raggiungere questa cascata è tutt’altro che semplice, dato che si trova nel cuore della Foresta Amazzonica e richiede un’escursione di due giorni per essere raggiunta.
CASCATE DETTIFOSS – ISLANDA - È la cascata con la maggiore portata d’acqua europea. Deve la sua origine ad un terremoto che aprì una fenditura nellla roccia nella quale si è gettato il fiume Jökulsá á Fjöllum. Il vapore che si genera da questa imponente massa d’acqua può essere visto fino ad un km di distanza.
CASCATE FITZROY – AUSTRALIA - Queste cascate alte 81 metri si trovano in Australia, per la precisione all’interno del Morton National Park. Devono la loro fama allo spettacolare salto effettuato dall’acqua cadendo da uno strapiombo verticale, e si tratta di una delle principali attrazioni turistiche della zona.
 CASCATE DELL´IGUAZÙ – AMERICA MERIDIONALE - In questo caso non si tratta di una singola cascata, ma di ben 275, tutte parte di un unico sistema. Queste infatti cadono in una gola a forma di U chiamata Garganta del Diablo (“Gola del diavolo”) che segna il confine tra Brasile ed Argentina. Dalla sponda brasiliana è possibile godere di questo scenario dall’angolazione più spettacolare.
CASCATE DI KIRKJUFELLSFOSS – ISLANDA - Queste cascate si trovano a due ore e mezza di macchina da Reykiavik, la capitale islandese, e anche se non vantano altezze da record o masse d’acqua dalla portata roboante, non possono essere escluse da questa lista per la loro bellezza. Si trovano infatti immerse in un contesto naturale assolutamente unico, che potrebbe essere uscito da un libro di fiabe.



CASCATE DEL NIAGARA – AMERICA SETTENTRIONALE - Eccoci arrivati a quelle che probabilmente possono essere considerate le cascate più famose del mondo. Si trattava delle più grandi dell’America Settentrionale e, dopo la distruzione delle cascate Guairà in Brasile, sono diventate le più grandi al mondo. Fatto bizzarro, nel 1901 Anne Taylor Edison fu la prima persona a gettarsi dalle cascate chiusa in un barile con il suo gatto: incredibilmente è sopravvissuta al tuffo. 

CASCATE KUANG SI – LAOS - Anche in questo caso non ci troviamo di fronte a cascate importanti per le loro dimensioni, quanto per la loro bellezza. Si tratta infatti di un sistema di vasche naturali nel Laos che generano spettacolari cascate molto suggestive.

CASCATE VITTORIA – ZAMBIA - Cambio completo di genere con le cascate Vittoria, che invece devono la loro celebrità proprio all’altezza del salto, di 128 mmetri. Questo spettacolo al confine tra lo Zambia e lo Zombawe è un’attrazione di particolare richiamo per i turisti anche per la visuale perfetta che è possibile godere dal lato opposto della riva.

TUGELA FALLS – SUDAFRICA - In questo caso non assistiamo ad un record, ma quasi; le cascate Tugela sono le seconde più alte al mondo, con un dislivello complessivo di 947 metri. Esistono controversie che vorrebbero queste cascate più alte delle più celebri Salto Angel, con cui abbiamo aperto l’articolo, ma l’opinione comune resta comunque che siano queste ultime a primeggiare.

CASCATA DI NACHI – GIAPPONE - Chiudiamo questa lista in Estremo Oriente con la cascata giapponese di Nachi. Con i suoi 133 metri d’altezza si tratta del salto più alto del Paese, ma la vera attrazione è lo scenario complessivo di cui la cascata è parte. Infatti l’area ospita numerosi edifici sacri protetti dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità, tra cui quello di Seigantoji, che è possibile ammirare nella foto.

martes, 10 de noviembre de 2015

Nove città come Venezia… che non sono Venezia

 Di Venezia ce n’è una sola ed è inimitabile, ma ci sono molte città in giro per il mondo, costruite sui canali e che quindi le rassomigliano. Oggi Wimdu la più grande piattaforma europea per la ricerca di appartamenti in città, ci porta alla scoperta di nove città come Venezia… che non sono Venezia.
GIETHOORN – OLANDA – Iniziamo questo elenco con Giethoorn, una cittadina in Olanda che sembra essere uscita dal mondo delle favole. Attraversata da decine e decine di canali, nella parte più vecchia della città in passato non esistevano strade di nessun tipo e l’unico mezzo di trasporto erano le imbarcazioni. ANNECY – FRANCIA - Una delle città più caratteristiche della Francia per la sua straordinaria coerenza architettonica, che la rende una destinazione perfetta per godersi un weekend di relax passeggiando lungo i suoi canali e le vie pedonali che la attraversano. Proprio le pittoresche case affacciate sui canali possoni ricordare la nostra Serenissima.
BIRMINGHAM – REGNO UNITO - Plurietnica e multiculturale, questa città inglese è una meta perfetta per un lungo weekend fuoriporta. Attraversata da molti canali, Birmingham ospita alcuni importanti musei e una delle più vaste collezioni di arte preraffaellita. Per non parlare di locali e bar che animano la vita notturna.
FORT LAUDERDALE – STATI UNITI - Detta anche la “Venezia d’America”, Fort Lauderdale deve il suo soprannome alla rete di canali che la attraversa lunga oltre 270 km. Come se non bastasse la città è gemelllata proprio con Venezia, oltre che con Rimini. Poco distante da Miami, è un famoso centro per le vacanze di primavera degli studenti universitari.
ALAPPUZHA – INDIA - Anche questa città indiana nel soprannome richiama esplicitamente alla Serenissima, è infatti detta “Venezia dell’Est” o la “Capitale Veneziana” del Kerala. L’area è soprattutto nota come meta turistica per le splendide spiagge e i numerosi templi disseminati nella regione.

BRUGES – BELGIO - Una delle città più belle del Belgio, Bruges è stata in passato uno snodo nevralgico per il commercio europeo grazie al suo porto. Oggi, per quanto la sua importanza economica sia stata molto ridimensionata, è ancora possibile vedere le tracce del suo passato nella bellezza degli edifici del centro storico.

GOLD COAST – AUSTRALIA - Questa città della costa est dell’Australia è stata in parte edificata in una zona paludosa, che ha inevitabilmente portato alla formazione di canali. Celebre soprattutto come attrazione turistica è anche importante per l’industria cinematografica, che qui vede molte produzioni austrialiane e non solo.

SUZHOU – CINA - Nata dalla crescita di piccoli villaggi edificati vicino al lago Tai, questa città deve la sua somiglianza con Venezia ai terreni paludosi vicini al lago, che nel tempo sono stati convertiti in canali. Questi sono tra le ragioni che la hanno resa una delle maggiori località turistiche cinesi insieme ai Giardini di Suzhou, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

AMSTERDAM – OLANDA - E per finire una città che non poteva mancare in questa classifica; se si parla di acqua e canali non si può non parlare di Amsterdam! Le presentazioni in questo caso sono inutili. Una delle città più amate d’Europa e sempre in cima alle preferenze degli italiani nelle prenotazioni secondo Wimdu.

jueves, 15 de octubre de 2015

Europa sfavillante con i festival delle luci

Da ottobre a febbraio alcune delle più belle città d’Europa diventano ancora più affascinanti. Le loro notti diventano magiche grazie ai tanti “Festival delle Luci” in cui si scatena la fantasia del colore e delle forme: un’occasione imperdibile per visitare alcune delle più belle città del vecchio continente. Eccone alcune.
Amsterdam, Olanda - I canali di Amsterdam, le piazze i parchi. Tutto s’illumina di nuova magica luce per due mesi, dal 27 novembre fino al 18 gennaio, in occasione dell'Amsterdam Light festival, che lo scorso anno ha compiuto 400 anni, un evento che dona ancorpiù vivacità alla città e coinvolge anche esercizi commerciali, gallerie d’arte bar e ristoranti. Ogni anno artisti di fama internazionale presentano al pubblico le loro sculture scintillanti.

Berlino, Germania – E per dieci giorni dal 10 al 19 ottobre Berlino diventa la capitale europea della luce, colorando nel modo più bizzarro e affascinante i suoi monumenti più famosi, come la porta di Brandenburgo, la Cattedrale e la torre della TV. Durante il Berlin Festival of Lights, illuminazioni, proiezioni, giochi di luce e fuochi d'artificio contribuiscono a rendere Berlino ancora più bella, in attesa del Natale: e il centro della festa di luci e colori è certamente la Potsdamer Platz Arkaden.
Lione, Francia - Una delle feste di luci più prestigiose e note del mondo: con la Fête des Lumières di Lione la Francia rende omaggio alla sua storia, ai suoi personaggi ai solenni monumenti della seconda città della Francia. Dal 5 all’8 dicembre lo spettacolo non manca, in una delle città più tecnologiche e dinamiche d’Europa.

York, Gran Bretagna- Parte il 29 Ottobre e finisce il primo novembre llluminating Yorkche è il più grande e famoso festival di luci d’Inghilterra. Particolarmente spettacolari i giochi di luce che hanno per epicentro la Clifford’s Tower, nella città di York, capoluogo della regione inglese che si affaccia sul Mare del Nord. 

Alingsås, Svezia - Dura invece fino al 2 Novembre il Lights in Alingsås delle luci nella c ittà di Alingsås, nell'ovest della Svezia. Le luci invadono le strade e gli angoli più nascosti e più “normali” trasformandoli in luoghi pieni di magia. Ai turisti verrà anche data la possibilità di disegnare la propria scintillante scultura.

Praga, Repubblica Ceca – Oltre 250mila persone hanno invaso vie e piazze di Praga l’altr’anno per la prima edizione del Signal festival. Dal16 al 19 ottobre gli artisti illumineranno le facciate del palazzo Michna e Kinsky. Sono previste molti eventi e attrazioni come "The Pool" ("Piscina"), un insieme di cerchi luminosi su cui si potrà camminare, creato dall'artista Jen Lewin.

Eindhoven, Olanda – Glow è il nome di questo festival delle luci che si tiene dall’8 al 16 novembre è tutto dedicato a Gerard Philips che proprio a Endhoven cominciò a produrre lampadine e costruire un impero che oggi conta oltre centomila dipendenti in tutto il mondo. Una fantasmagoria di luci di ogni colore rende mmagica questa pittoresca cittadina dei Paesi Bassi.

miércoles, 14 de octubre de 2015

Gli infuocati colori dell’autunno giapponese


E’ la stagione migliore per visitare il Paese del Sol Levante, il modo più spettacolare per scoprirne i tanti tesoriE’ la stagione migliore per visitare il Paese del Sol Levante, il modo più spettacolare per scoprirne i tanti teDel Giappone si ha generalmente un’immagine ipertecnologica, oppure assolutamente urbana: ma il Paese del Sol Levante è invece una meraviglia di paesaggi naturali, ricchissimo di territori boscosi e intatti, selvaggi addirittura. Il momento migliore per visitarlo è proprio l’autunno quando i suoi panorami più vasti e gli angoli che mostrano la delicatezza di stampe su carta di riso. Kioto è famosa per il suo foliage autunnale e proprio vicino a questa città, a Kurama, il 22 ottobre si celebra il suggestivoFestival del fuoco. A nord di Kyoto ecco il tempio montano di Jingo-ji, uno dei luoghi deputati per ammirare i paesaggi autunnali. Infatti percorrendo una lunga scalinata si giunge ad un punto panoramico da dove si domina tutta la valle del fiume Kiyotaki-gawa, accesa dalle varie sfumature di rosso. Nel resto del paese fino a novembre si organizzano le Momiji-gari, escursioni per ammirare appunto i paesaggi infuocati dall’appassire infuocato dei tanti boschi, parchi e giardini. Nell’Isola di Hokkaido ci si può recare ad esempio al Daisetsuzan National Park; nel Giappone centrale ci si può godere lo spettacolo attorno al lago più alto del Giappone, il Chuzenji-ko. Anche Tokyo non è esente dal fascino del foliage, che colora di giallo e d'oro i maestosi giardini del Palazzo Imperiale di Tokyo.sori naturali naturali

Procida e i mille colori della bellezza



 Boccaccio vi ambientò una novella de Il decamerone ed Elsa Morante il celebre romanzo L’isola di Arturo. Più recentemente, Massimo Troisi vi girò Il Postino eAnthony Minghella Il talento di Mr.Ripley, con Matt Damon e Gwyneth Paltrow: insomma Procida è un luogo di bellezza così straniante da riuscire a incantare artisti e turisti. È la più piccola e la meno conosciuta delle isole del golfo di Napoli da cui dista 13 miglia; con Vivara e Ischia forma le isole Flegree. È collegata a Napoli e Pozzuoli (ma anche con Ischia) con frequenti corse giornaliere di traghetti e aliscafi: la traversata dura dai 30 ai 55 minuti.


Appena arrivati, si rimane folgorati dalla visione dalle case, dipinte di mille colori diversi perché così i pescatori, anche da lontano, potessero riconoscere la propria. Procidanell’alto medioevo fu spesso oggetto delle incursioni dei pirati saraceni, e ciò spiega le torri di guardia (la meglio conservata è quella cinquecentesca in località Rotonda) e il “trasloco” della popolazione sul promontorio di Terra Murata, più facilmente difendibile: qui vennero scavati i fossati e le case nel tufo. Marina Grande è il porto commerciale dell’isola: ogni pomeriggio, verso le 16, si può acquistare il pesce direttamente dai pescatori. 
Bellezze archittettoniche - Caratteristico è il palazzo Montefusco, del 1100, dalla bella merlatura. Sotto la grande banchina, le grotte scavate nel tufo per accogliere le barche, oggi per lo più utilizzate come magazzini. Un maestoso cancello segnala la presenza della scuola Caracciolo, il più antico istituto nautico d’Europa. Nella piazza Sent’cò (Sancio Catolico), la chiesa di Santa Maria della Pietà del 1616, teatro di tutte le manifestazioni religiose più importanti. Da qui si sale verso i 91 m di Terra Murata (il nome richiama alle fortificazioni medievali) verso il cuore antico di Procida che è un dedalo di vicoli, di passaggi e di stradine coperte. Da vedere il palazzo reale fatto costruire dal cardinale d’Aragona Innico d’Avalos nel 1563, a strapiombo sul mare. 
La pittoresche tradizioni dell’isola - Ben sei spiagge circondano Procida e molto ben attrezzate, anche se l’isola è meno sfruttata turisticamente di Ischia e Capri, Procida offre al turista diverse possibilità, dai tesori artistici e architettonici, dalla natura all’archeologia (gli appassionati possono trovare molti reperti nei bellissimi fondali marini). Ma l’anima più popolare di Procida si manifesta nelle suggestive processioni, nelle cerimonie legate alla tradizione religiosa, e nelle tante sagre. A settembre si svolge invece il premio letterario intitolato a Elsa Morante. E in qualsiasi stagione dell’anno, assolutamente consigliata, infine, un’escursione in barca. Hotel, residence, case in affitto, bed&breakfast: per tutti i gusti, insomma. Per chi ama vivere all’aria aperta, e godere dei profumi della terra stando a due passi dal mare, potrebbe essere una buona idea soggiornare nei diversi campeggi dell’isola. 
Giallo è re della tavola - Il re della tavola è il limone, e quello di Procida è davvero particolare perché è più grande e più dolce. Così, oltre al liquore tipico, il limoncello, viene preparata la crema al limone (liquore con latte e limone), le lingue di suocera (dolci di pasta sfoglia ripiene di crema al limone), le granite, i babà al limoncello, e una specialità : l’insalata di limoni da abbinare al pesce fresco e da condire con olio, aglio, peperoncino e foglie di menta o prezzemolo. Altrimenti, altra pietanza prelibata è il crudo di alice al limone, cioè filetti di acciughe fresche cotte nel succo di limone e poi condite. Tra gli ortaggi, da gustare carciofi, zucchine, peperoni (specie quelli verdi), zucche e le melanzane con cui preparare la parmigiana re mulignane (melanzane, fiordilatte, pomodori e basilico). Freschissimo il pesce: alici, tonno, merluzzi, polpi, seppie, calamari. Buonissime sono le cicarelle (pannocchie), preparate con sugo di pomodoro, olio, aglio e peperoncino. Altra leccornia, il coniglio alla cacciatora: una tradizione che risale al 1700, quando i re borbonici (per un certo periodo Procida seguì Napoli nelle dominazioni) venivano sull’isola da Napoli per cacciare il delicato coniglio selvatico di Vivara. Vini:Falanghina e Aglianico.

martes, 25 de agosto de 2015

I dieci luoghi sacri più spettacolari del mondo

La spiritualità spinge gli uomini a creare opere eccezionali che in alcuni casi superano ogni immaginazione: templichiese e siti di pellegrinaggio incantano da sempre il visitatore con la loro maestosità e importanza storica. Superando i confini della religione emozionano il turista e lo spingono a lasciarsi trasportare dall’atmosfera mistica che li contraddistingue. Dalla Moschea Blu di Istanbul fino al Buddha Gigante di Hong Kong, ecco una rassegna fotografica di alcuni splendidi luoghi sacri in giro per il mondo.
Oggi Wimdu, la più grande piattaforma europea per la ricerca di appartamenti in città, ci presenta una galleria dei dieci luoghi sacri più suggestivi al mondo.
Tempio Itsukushima, Giappone - Inserito tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO quaesto santuario Shintoista ha la particolarità di esser stato costruito su palafitte che si immergono direttamente nel mare. Ma la vera attrazione di questo complesso è il portale, che può esser raggiunto in barca o a piedi durante la bassa marea. 
Angkor Wat, Cambogia - Questo complesso di templi in Cambogia è noto per essere il più grande edificio sacro al mondo, tanto che il nome stesso Angkor Wat significa letteralmente “Città dei Templi”. Oggi è un vero e proprio simbolo per la Cambogia, tanto da esser diventato parte della bandiera nazionale. 
Buddha Gigante , Hong Kong - Questa statua del Buddha ad Hong Kong misura la bellezza di 34 metri di altezza, ed è costituita da 202 parti di bronzo. Meta di turismo e pellegrinaggio, questa statua rappresenta il concetto orientale di armonia tra l’uomo e la Natura. 
Tempio del Loto, India - Uno dei luoghi sacri moderni più visitati al mondo, e possiamo facilmente capire il perché. Questo tempio formato da 27 petali marmorei che si schiudono sembra letteralmente galleggiare sui laghetti che lo circondano. 

Monte Kailash, Tibet - Questa montagna, parte della catena Transhimalayana è considerata un luogo sacro da differenti religioni, tra cui quelle Induista e Buddhista. Fino al 2014 nessun uomo aveva mai scalato questa vetta, e colui che lo ha fatto non ne è mai disceso, ma si è sacrificato alla dea Shiva. 

Cattedrale di San Basilio, Mosca - Questa Chiesa ortodossa eretta nella metà del 1500 non ha eguali al mondo. Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, la chiesa di San Basilio ha una forma che ricorda le fiamme di un falò che si spingono verso il cielo. 

Moschea Blu, Istanbul - Questa moschea è probabilmente la più famosa di Istanbul e una delle più celebri al mondo. Il nome caratteristico è dovuto alle 21.043 piastrelle di ceramica blu che decorano le pareti e la cupola dell’edificio. 

Kaaba, La Mecca - Si tratta del luogo pià sacro per l’Islam, e una meta di pellegrinaggio obbligato per chiunque possa raggiungerla, secondo i 5 Pilasti dell’Islam. Le immagini dei fedeli raccolti intorno al cubo nero in preghiera sono uno spettacolo unico al mondo. 

Sagrada Familia, Barcellona - Tappa obbligata per qualsiasi turista che visiti Barcellona, questa basilica è il capolavoro, tuttora incompiuto, del grande architetto catalano Antoni Gaudì. La chiesa è stata consacrata nel novembre del 2010, 127 anni dopo l’inizio della sua costruzione. 

San Pietro, Roma - Centro del Cattolicesimo nel mondo questa chiesa non ha certo bisogno di presentazioni in Italia. Una delle cose più impressionanti di questo edificio è la lista di architetti illustri che vi hanno lavorato, tra cui possiamo menzionare Michelangelo, Bramante, Raffaello e Bernini.

miércoles, 19 de agosto de 2015

Donnavventura alle Bahamas, i Caraibi più calienti

Le Bahamas sono un’autentica meta da sogno, che offre al contempo scenari paradisiaci dove abbandonarsi al più totale relax e la vivace ospitalità caraibica del popolo bahamiano, sempre cordiale e sorridente. Si tratta di un arcipelago composto da oltre 700 isole, situato tra la Florida e Cuba. L’isola più grande è Andros. Immediatamente a est ci sono le Isole Abaco. Spingendosi verso sud-est, fra le isole più significative ci sono Eleuthera, l'isola di Cat, Long Island, San Salvador, Exuma, Crooked, Acklins, Mayaguana e a sud Great Inagua.
La capitale Nassau si trova sull'isola di New Providence, fra le isole di Eleuthera e Andros e poi, naturalmente, c’è Grand Bahama, una delle isole più settentrionali dell’arcipelago, situata a soli 90 km al largo delle coste dello Stato della Florida. Qui si trova Wyndam Fortunala spiaggia degli sportivi, dove è possibile praticare i più disparati sport acquatici, dalla canoa, alla vela, alla moto d’acqua e spesso vengono organizzate competizioni delle varie discipline. Non è forse il prototipo della spiaggia da sogno ma di sicuro è una piacevole variante. 
La capitale venne fondata dai britannici a metà del XVII secolo con il nome di Charles Towne, venne rasa al suolo dagli spagnoli nel 1684 e ricostruita nel 1695, anno in cui venne ribattezzata Nassau, in onore Guglielmo III d'Orange Nassau, l’allora governatore del territorio e futuro re d’Inghilterra, Scozia e Irlanda. Durante il XVIII secolo fu un popolare rifugio per i pirati dei Caraibi e fu soggetta a numerosi tentativi di invasione da parte degli spagnoli; nel 1776 venne anche tenuta in scacco, per breve tempo,dai rivoluzionari americani. 
E’ qui che si trovano le istituzioni e il palazzo del governo, di fronte al quale si trova la statua della grande regina Vittoria. Il paese dal 1973, anno dell’indipendenza, è entrato a far parte del Commonwealth, riconoscendo la sovranità della corona inglese, che nomina un governatore generale a farne le veci. Altra statua che racconta un fondamentale capitolo nella storia dell’isola, è quella che raffigura Cristoforo Colombo che nel 1492 sbarcò proprio alle Bahamas convinto, però, di essere in Asia. 
Quando arrivò la cosa che lo ha colpì maggiormente fu la bassa profondità dell’acqua, per questo ribattezzò le isole Baja – mar, che in spagnolo vuole proprio dire mare basso. Con la dominazione britannica, gli inglesi hanno modificato un po’ il nome facendolo diventare quello attuale: Bahamas. La città è davvero accogliente e piacevole, caratterizzata da una continua alternanza di antico e moderno. Un mix interessante di cultura, storia e avanguardia. Ovunque si percepisce il calore del popolo bahamiano ed è impossibile non lasciarsi contagiare dalla gioia di vivere tipica del caribe. Ecco perché non dovete lasciarvi scappare questo arcipelago dai mille contrasti.

martes, 18 de agosto de 2015

Lo straordinario Messico dei siti Unesco


Vacanze in Messico? Sono sempre più gli italiani che scelgono per le loro vacanze questa destinazione, caratterizzata da fitte foreste tropicali con vegetazione e fauna impossibili da trovare altrove, spiagge a perdita d’occhio bagnate dall’oceano, da montagne che superano i 5.000 metri. Ma, oltre al suo territorio spettacolare, il Messico vanta città ricche di storia e cultura, il cui fascino si è preservato intatto nel tempo in modo così unico da essere ritenute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, come ad esempio la Playa de Amor, considerata una delle più belle del mondo. Ma al di là di spiagge meravigliose il Messico offre altre imperdibili località. Ve ne ricordiamo cinque.
Guanajuato - Capitale dello stato omonimo, la città rappresenta un affascinante ritratto dell’epoca coloniale, incorniciata dalle montagne della Sierra de Guanajuato e racchiusa in una pittoresca vallata. La vista è imperdibile e si può godere al meglio con un volo in deltaplano o a bordo di una mongolfiera? Questa regione è nota come il Bajío, o “il cuore del Messico” ed è la località ideale dove gustare la cucina tipica: imperdibili sono leenchiladas mineras, tortillas ripiene di carne, fagioli o formaggio e ricoperte da una salsa di peperoncino e le pacholas guanajuatenses, carne tritata insaporita da spezie.
San Miguel de Allende - Una città pittoresca e cosmopolita allo stesso tempo: in passato fu un'importante tappa di sosta lungo la Ruta de la Plata, il percorso dell'argento, che si snodava tra Zacatecas Città del Messico. Il suo centro storico è ricco di edifici ben conservati di epoca coloniale ed è perfetta per concedersi una piacevole passeggiata tra strette strade acciottolate e romantici viali alberati. Con la sua fine architettura e i sontuosi interni, le numerose gallerie, le boutique e i negozi di artigianato, San Miguel de Allende è senza alcun dubbio una delle città più amate dagli appassionati d’arte. 
Queretaro - La città ha preservato nel corso del tempo l’antica bellezza del suo centro storico. L’area monumentale di Santiago de Querétaro è stata nominata Patrimonio dell’UNESCO nel 1996, poiché ritenuta un esempio eccezionale di città coloniale, il cui aspetto riflette la multietnicità della sua popolazione. La città è anche arricchita da una collezione di spettacolari edifici, risalenti al XVII e al XVIII secolo, oltre che da affascinanti residenze coloniali, suggestivi percorsi pedonali e pittoresche piazze rimaste pressoché intatte nel corso degli anni. 
Oaxaca - I principali motivi per lasciarsi avvolgere dal mondo oaxaqueño sono la cultura e il calore della gente: allontanandosi per un attimo dalle consuete mete turistiche ci si immerge tra i mercati e le feste popolari, il vero cuore pulsante di questa meravigliosa città. Ci si perde tra il cioccolato artigianale, il mole (una saporitissima salsa dalle antiche origini) e le chapulines, ossia le cavallette, uno degli spuntini più popolari del Paese. Ricca di storia e cultura, Oaxaca è anche un'affascinante destinazione dove nel corso del tempo sono confluite civiltà millenarie e tradizioni che resistono ancora oggi. L'antica città di Oaxaca vide il periodo di massimo splendore tra il 500 a.C. e l'800 d.C. ed il perfetto stato di conservazione dei suoi edifici permette di immaginare ancora oggi le attività quotidiane nelle sue strade cittadine, le cerimonie nei maestosi templi e i tradizionali giochi con la palla. 
San Cristóbal de las Casas - San Cristóbal de las Casas si trova in una fertile valle circondata dalle montagne dello stato del Chiapas, nel Messico meridionale. Ospita al suo interno vari gruppi indigeni che discendono dai Maya. Gli abitanti indigeni del Chiapas parlano una propria lingua, seguono tradizioni antiche e uniche e sono facilmente identificabili per via dei loro abiti tradizionali, che variano a seconda del gruppo a cui appartengono. Una tappa imperdibile per chi voglia un assaggio delle tradizioni messicane più pure.