miércoles, 29 de julio de 2015

Pantelleria, mare smeraldino e acque termali

E’ la parte emersa di un antico vulcano, Pantelleria: questa l’origine dell’eccezionale singolarità del suo paesaggio creato da colate laviche a blocchi. Ha coste alte e frastagliate, ricche di insenature, faraglioni, grotte e cale bagnate dal mare color smeraldo. Il grande fotografo Henry Cartier-Bresson, dopo un soggiorno sull’isola, disse “..La foto più bella le fa torto..”: una frase che riassume l’impareggiabile bellezza del luogo.
Le località più affascinanti sono, partendo dal versante settentrionale in senso orario,Cala del Bue Marino, Karuscia, Campobello, la riparata cala Cinque Denti, la zona del Laghetto delle Ondine, una piccola vasca lavica alimentata da acque marine dal color verde smeraldo, Punta Spadillo, che ospita uno dei fari, e Cala Gadir. Questa spiaggia, dal nome di origine semitica che significa “luogo protetto”, è famosa anche per lesorgenti termali calde, dolci ma ricche di sali minerali, dall’alto potere curativo. Stupende sono anche le vicine Cala Tramontana, il Faraglione e Cala Levante, dove sorge il sole, sul versante est e, accanto, l’Arco dell’Elefante, il simbolo dell’isola, una scultura naturale di lava grigia che riproduce la testa di un pachiderma con la proboscide immersa nel mare.

Dal mare alla montagna - Si continua con Punta del Duce e, sulla punta meridionale dell’isola, la Balata dei Turchi, un lastrone di pietra lavica in cui sorge la famosa cava di ossidiana. Risalendo si trova Nicà, piccolo porto ricavato da un anfratto lavico consorgenti termali che arrivano quasi a 100 gradi e, nei pressi, lo spettacolo mozzafiato del Salto della Vecchia, uno strapiombo alto 300 m proteso sul mare, sulla cui parete nidificano numerose varietà d’uccelli marini. Poi si trovano Scauri, antico approdo romano; Suvaki, Punta Fram, con le suggestive sculture naturali create dalle colate laviche e Mursia, pittoresco villaggio agricolo di origine araba. Il Parco naturale dellaMontagna Grande (836 m.) è il cuore verde al centro di Pantelleria, con quasi 600 varietà di piante, ed è anche una postazione privilegiata per osservare uno spettacolare tramonto sul canale di Sicilia, con le coste africane visibili sullo sfondo.

Il giardino dell'isola - Nei pressi, da visitare anche la piana di Ghirlanda, pianura fertilissima riparata dai venti e circondata da vulcani, considerata il giardino dell’isola, dove, in un boschetto di lecci, sorge una necropoli bizantina scavata nella roccia che si può raggiungere con il fuoristrada o a cavallo. Con la barca è possibile accedere alle numerose grotte marine: tra questUlissee spiccano le grotte dello Storto e delle Sirene, sul versante occidentale, e quella di Sateria, vicino a Scauri. Si tratta di un meraviglioso anfratto con vasche termali, il cui nome deriva dal greco e significa “grotta della salute”. Secondo il mito, qui dimorò per sette anni , amante della bella ninfa Calypso. Molto belle, sulla costa orientale, le grotte di Punta del CurtiglioloCala del Formaggio, caratterizzata da numerose abrasioni e puntellature, e i Macasenazzi, suggestive cavità simili a enormi magazzini separati da colonne di pietra. Un’altra attrattiva è il Bagno dell’Acqua o Specchio di Venere, un lago ovale frutto di una serie di sorgenti di acque calde sulfuree (quadareddi) e fanghi ricchi di sostanze minerali che si trova nella parte nord dell’isola. Secondo la leggenda, la dea dell’amore, prima dei suoi incontri con Bacco, aveva l’abitudine di specchiarsi in questo meraviglioso specchio d’acqua tra le colline. 

Anche tanto sport - Pantelleria è natura, cultura, storia, ma soprattutto mare cristallino, ideale per le attività di diving e snorkelling: il suo straordinario ambiente marino è uno dei più intatti dell’intero bacino del Mediterraneo. I fondali sono ricchissimi di coralli e di pesci e comuni ed emozionanti sono gli incontri con grossi cetacei e delfini. Numerose le possibilità di immersioni, sia per subacquei esperti, sia per principianti: le principali si possono effettuare sulla costa sud-occidentale, a Punta Fram, luogo ricco di pesci, ideale per fotografie subacquee, o a Taglio di Scauri, dove si possono osservare alcune vecchie ancore di navi tra cui fluttuano dentici, aragoste e murene. Interessanti e suggestive anche la grotta e la secca della vicina Nicà, idonea per immersioni e snorkeling grazie alla straordinaria ricchezza dei fondali; la Balata dei Turchi, gli scoglietti di Dietro Isola, Punta Li Marsi e Punta del Curtigliolo, a sud, tutte con abbondante fauna marina, tane e grotte subacquee. Pantelleria, offre una gran varietà di bagni termali nelle grotte e pozze disseminate sul suo territorio e sulla costa. Attraverso una faglia nella roccia, in contrada Sibà, si accede alla grotta di Benikulà, chiamata anche Bagno Asciutto, dove fuoriesce vapore a circa 38° per una vera e propria sauna naturale.

L'enogastronomia  - Il Passito, vino da dessert che richiama il sapore di fichi secchi e datteri, e i capperi sono il biglietto da visita della gastronomia di Pantelleria. Il menù dell’isola è influenzato dall’apporto dei vari popoli che hanno dominato l’isola: le specialità culinarie sono i ravioli amari, ripieni di ricotta e foglie di menta; il cous cous di pesce e la sciakisciuka, caponata calda di verdure. E poi, ovviamente, il pesce, cucinato sulla griglia e al forno, tra cui spiccano i ricci, le cernie e le patelle, usate anche per gustose zuppe. Nei dessert si avverte l’influenza araba nei mustazzola, sfoglie ripiene di un impasto di semola, miele o vino cotto, cannella, scorza d’arancia candita e altre spezie. Sull’isola si produce anche l’unico spumante Doc dell’Italia meridionale: l’ottimo Solimano.

miércoles, 22 de julio de 2015

Calabria: antica Tropea, Venere della Costa degli Dei


 E’ al centro della Costa degli Dei, chiamata così per il semplice fatto di essere bella da mozzare il fiato: Tropea ne è la regina meta indiscussa per chi ama fare immersioni o la pesca o per chi desidera godersi il meritato riposo su una spiaggia candida davanti a un mare trasparente. Stabilimenti balneari, villaggi e una grande ricettività alberghiera rendono la piccola cittadina una tra le più rinomate stazioni turistiche marine d’Italia.
Ma il fascino mitico di Tropea nasce anche dalla sua storia millenaria e affascinante: il centro cittadino sorge su un crostone di tufo che cade a picco sul mare e i ritrovamenti archeologici dimostrano infatti la presenza di insediamenti umani fin dall’età del Bronzo. Colonizzata nei secoli da varie popolazioni, la cittadina fu meta di dominazioni elleniche che disegnarono sul territorio, tra l’ottavo e il settimo secolo prima di Cristo, una nuova realtà politica, sociale e culturale. Nella piazzetta raccolta di largo Duomo sorge la bella cattedrale di fondazione normanna. Nell’abside maggiore, la tavola bizantineggiante con la Madonna di Romania, veneratissima protettrice della città, degli inizi del 1300. Piazza Ercole (mitico fondatore della cittadina) è il cuore di Tropea, mentre via Boiano (si imbocca da largo Duomo) è nota per i suoi bei palazzi sei-settecenteschi, dai grandi cortili e dai bei portali, simbolo di un passato nobile e opulento. La passeggiata non può finire senza dare uno sguardo alla costa vista dall’alto di sul mare e sulla costa. Dal porticciolo di Tropea tutte le mattine partono minicrociere per l’incantevole arcipelago delle Isole Eolie. Soprattutto nei mesi estivi, è meglio prenotare il giorno prima.

Spiaggia trendy - Tropea è nota anche per la sua vivace vita notturna che la pone tra i primi posti trendy d’Italia. i suoi dintorni poi, sono da vedere: il piccolo borgo diVallelonga dista un paio d’ore di macchina da Tropea. Si trova sul versante tirrenico delle Serre vibonesi ed è disposto su un terrazzo naturale alla confluenza di due valloni attraversati dal fiume Mesima. E’ famoso per il Santuario della Madonna del Monserrato, che sorge a fianco di un parco – la Villa comunale - di oltre quattro ettari, con querce secolari e piante di 500 anni con una circonferenza, alla base, anche di 6 metri.

Il trionfo della cipolla rossa - E poi c’ la gastronomia, che da sola merita un viaggio o una vacanca: la cipolla rossa di Tropea rappresenta una vera prelibatezza. Il suo caratteristico sapore dolce –merito dei terreni sabbiosi e dell’elevata quantità di zucchero - dà a ogni piatto un sapore straordinario tipico della zona. Se oggi gli chef di tutto il mondo la cercano per rendere superbi i loro piatti, in passato alla cipolla di Tropea venivano attribuite proprietà curative tanto da esser citata da Plinio il Vecchio nelle sue opere. Si mangia cruda, tagliata a piccole fette, nelle ricche insalate estive, o impanata e fritta. E il 27 luglio Tropea celebra i fasti di questo suo prodotto con la sagra della cipolla rossa e del pesce azzurro, un abbinamento da sballo gustativo. E se la cipolla può chiudere un pasto, la ‘nduja’ può aprirlo: spalmata su pane o crostini, il famosissimo salume calabro si presenta come una pasta dall’aspetto cremoso da assaggiare a piccole dosi per chi non è amante del piccante, perché è fortemente caratterizzato dal sapore acceso del peperoncino rosso. Vale la pena assaggiare la marmellata di cipolle rosse di Tropea, da gustare assieme ai formaggi o alle carni. È in vendita nei negozi di prodotti tipici su tutta la Costa degli Dei. Tanto per gradire, il 3 agosto ecco la festa della birra.