jueves, 15 de octubre de 2015

Europa sfavillante con i festival delle luci

Da ottobre a febbraio alcune delle più belle città d’Europa diventano ancora più affascinanti. Le loro notti diventano magiche grazie ai tanti “Festival delle Luci” in cui si scatena la fantasia del colore e delle forme: un’occasione imperdibile per visitare alcune delle più belle città del vecchio continente. Eccone alcune.
Amsterdam, Olanda - I canali di Amsterdam, le piazze i parchi. Tutto s’illumina di nuova magica luce per due mesi, dal 27 novembre fino al 18 gennaio, in occasione dell'Amsterdam Light festival, che lo scorso anno ha compiuto 400 anni, un evento che dona ancorpiù vivacità alla città e coinvolge anche esercizi commerciali, gallerie d’arte bar e ristoranti. Ogni anno artisti di fama internazionale presentano al pubblico le loro sculture scintillanti.

Berlino, Germania – E per dieci giorni dal 10 al 19 ottobre Berlino diventa la capitale europea della luce, colorando nel modo più bizzarro e affascinante i suoi monumenti più famosi, come la porta di Brandenburgo, la Cattedrale e la torre della TV. Durante il Berlin Festival of Lights, illuminazioni, proiezioni, giochi di luce e fuochi d'artificio contribuiscono a rendere Berlino ancora più bella, in attesa del Natale: e il centro della festa di luci e colori è certamente la Potsdamer Platz Arkaden.
Lione, Francia - Una delle feste di luci più prestigiose e note del mondo: con la Fête des Lumières di Lione la Francia rende omaggio alla sua storia, ai suoi personaggi ai solenni monumenti della seconda città della Francia. Dal 5 all’8 dicembre lo spettacolo non manca, in una delle città più tecnologiche e dinamiche d’Europa.

York, Gran Bretagna- Parte il 29 Ottobre e finisce il primo novembre llluminating Yorkche è il più grande e famoso festival di luci d’Inghilterra. Particolarmente spettacolari i giochi di luce che hanno per epicentro la Clifford’s Tower, nella città di York, capoluogo della regione inglese che si affaccia sul Mare del Nord. 

Alingsås, Svezia - Dura invece fino al 2 Novembre il Lights in Alingsås delle luci nella c ittà di Alingsås, nell'ovest della Svezia. Le luci invadono le strade e gli angoli più nascosti e più “normali” trasformandoli in luoghi pieni di magia. Ai turisti verrà anche data la possibilità di disegnare la propria scintillante scultura.

Praga, Repubblica Ceca – Oltre 250mila persone hanno invaso vie e piazze di Praga l’altr’anno per la prima edizione del Signal festival. Dal16 al 19 ottobre gli artisti illumineranno le facciate del palazzo Michna e Kinsky. Sono previste molti eventi e attrazioni come "The Pool" ("Piscina"), un insieme di cerchi luminosi su cui si potrà camminare, creato dall'artista Jen Lewin.

Eindhoven, Olanda – Glow è il nome di questo festival delle luci che si tiene dall’8 al 16 novembre è tutto dedicato a Gerard Philips che proprio a Endhoven cominciò a produrre lampadine e costruire un impero che oggi conta oltre centomila dipendenti in tutto il mondo. Una fantasmagoria di luci di ogni colore rende mmagica questa pittoresca cittadina dei Paesi Bassi.

miércoles, 14 de octubre de 2015

Gli infuocati colori dell’autunno giapponese


E’ la stagione migliore per visitare il Paese del Sol Levante, il modo più spettacolare per scoprirne i tanti tesoriE’ la stagione migliore per visitare il Paese del Sol Levante, il modo più spettacolare per scoprirne i tanti teDel Giappone si ha generalmente un’immagine ipertecnologica, oppure assolutamente urbana: ma il Paese del Sol Levante è invece una meraviglia di paesaggi naturali, ricchissimo di territori boscosi e intatti, selvaggi addirittura. Il momento migliore per visitarlo è proprio l’autunno quando i suoi panorami più vasti e gli angoli che mostrano la delicatezza di stampe su carta di riso. Kioto è famosa per il suo foliage autunnale e proprio vicino a questa città, a Kurama, il 22 ottobre si celebra il suggestivoFestival del fuoco. A nord di Kyoto ecco il tempio montano di Jingo-ji, uno dei luoghi deputati per ammirare i paesaggi autunnali. Infatti percorrendo una lunga scalinata si giunge ad un punto panoramico da dove si domina tutta la valle del fiume Kiyotaki-gawa, accesa dalle varie sfumature di rosso. Nel resto del paese fino a novembre si organizzano le Momiji-gari, escursioni per ammirare appunto i paesaggi infuocati dall’appassire infuocato dei tanti boschi, parchi e giardini. Nell’Isola di Hokkaido ci si può recare ad esempio al Daisetsuzan National Park; nel Giappone centrale ci si può godere lo spettacolo attorno al lago più alto del Giappone, il Chuzenji-ko. Anche Tokyo non è esente dal fascino del foliage, che colora di giallo e d'oro i maestosi giardini del Palazzo Imperiale di Tokyo.sori naturali naturali

Procida e i mille colori della bellezza



 Boccaccio vi ambientò una novella de Il decamerone ed Elsa Morante il celebre romanzo L’isola di Arturo. Più recentemente, Massimo Troisi vi girò Il Postino eAnthony Minghella Il talento di Mr.Ripley, con Matt Damon e Gwyneth Paltrow: insomma Procida è un luogo di bellezza così straniante da riuscire a incantare artisti e turisti. È la più piccola e la meno conosciuta delle isole del golfo di Napoli da cui dista 13 miglia; con Vivara e Ischia forma le isole Flegree. È collegata a Napoli e Pozzuoli (ma anche con Ischia) con frequenti corse giornaliere di traghetti e aliscafi: la traversata dura dai 30 ai 55 minuti.


Appena arrivati, si rimane folgorati dalla visione dalle case, dipinte di mille colori diversi perché così i pescatori, anche da lontano, potessero riconoscere la propria. Procidanell’alto medioevo fu spesso oggetto delle incursioni dei pirati saraceni, e ciò spiega le torri di guardia (la meglio conservata è quella cinquecentesca in località Rotonda) e il “trasloco” della popolazione sul promontorio di Terra Murata, più facilmente difendibile: qui vennero scavati i fossati e le case nel tufo. Marina Grande è il porto commerciale dell’isola: ogni pomeriggio, verso le 16, si può acquistare il pesce direttamente dai pescatori. 
Bellezze archittettoniche - Caratteristico è il palazzo Montefusco, del 1100, dalla bella merlatura. Sotto la grande banchina, le grotte scavate nel tufo per accogliere le barche, oggi per lo più utilizzate come magazzini. Un maestoso cancello segnala la presenza della scuola Caracciolo, il più antico istituto nautico d’Europa. Nella piazza Sent’cò (Sancio Catolico), la chiesa di Santa Maria della Pietà del 1616, teatro di tutte le manifestazioni religiose più importanti. Da qui si sale verso i 91 m di Terra Murata (il nome richiama alle fortificazioni medievali) verso il cuore antico di Procida che è un dedalo di vicoli, di passaggi e di stradine coperte. Da vedere il palazzo reale fatto costruire dal cardinale d’Aragona Innico d’Avalos nel 1563, a strapiombo sul mare. 
La pittoresche tradizioni dell’isola - Ben sei spiagge circondano Procida e molto ben attrezzate, anche se l’isola è meno sfruttata turisticamente di Ischia e Capri, Procida offre al turista diverse possibilità, dai tesori artistici e architettonici, dalla natura all’archeologia (gli appassionati possono trovare molti reperti nei bellissimi fondali marini). Ma l’anima più popolare di Procida si manifesta nelle suggestive processioni, nelle cerimonie legate alla tradizione religiosa, e nelle tante sagre. A settembre si svolge invece il premio letterario intitolato a Elsa Morante. E in qualsiasi stagione dell’anno, assolutamente consigliata, infine, un’escursione in barca. Hotel, residence, case in affitto, bed&breakfast: per tutti i gusti, insomma. Per chi ama vivere all’aria aperta, e godere dei profumi della terra stando a due passi dal mare, potrebbe essere una buona idea soggiornare nei diversi campeggi dell’isola. 
Giallo è re della tavola - Il re della tavola è il limone, e quello di Procida è davvero particolare perché è più grande e più dolce. Così, oltre al liquore tipico, il limoncello, viene preparata la crema al limone (liquore con latte e limone), le lingue di suocera (dolci di pasta sfoglia ripiene di crema al limone), le granite, i babà al limoncello, e una specialità : l’insalata di limoni da abbinare al pesce fresco e da condire con olio, aglio, peperoncino e foglie di menta o prezzemolo. Altrimenti, altra pietanza prelibata è il crudo di alice al limone, cioè filetti di acciughe fresche cotte nel succo di limone e poi condite. Tra gli ortaggi, da gustare carciofi, zucchine, peperoni (specie quelli verdi), zucche e le melanzane con cui preparare la parmigiana re mulignane (melanzane, fiordilatte, pomodori e basilico). Freschissimo il pesce: alici, tonno, merluzzi, polpi, seppie, calamari. Buonissime sono le cicarelle (pannocchie), preparate con sugo di pomodoro, olio, aglio e peperoncino. Altra leccornia, il coniglio alla cacciatora: una tradizione che risale al 1700, quando i re borbonici (per un certo periodo Procida seguì Napoli nelle dominazioni) venivano sull’isola da Napoli per cacciare il delicato coniglio selvatico di Vivara. Vini:Falanghina e Aglianico.